E’ molto tempo che rimugino sulla questione cognome dei figli di una coppia mista in Giappone, visto che l’età avanza e la possibilità non è più così remota.
L’ultimo post di Albino mi ci ha fatto tornare a pensare.
Non conosco leggi o sentenze, tuttavia dopo una breve ricerca su internet posso confermare che per uno straniero dare il proprio cognome al figlio non è semplice: la via più facile sarebbe, sposandosi in Giappone, che la moglie prendesse il cognome del marito al momento del matrimonio. In alternativa c’è il ricorso tribunale della famiglia con tutte le complicazioni del caso.
Insomma, in Giappone siamo discriminati. Non è una novità.
Ma non è di questo aspetto che voglio parlare. E’ che a un certo punto mi sono chiesto: perché? E ho trovato delle risposte.
Perché la cosa mi dà fastidio?
Perché sono discriminato.
Mi dà fastidio in quanto straniero o in quanto “maschio”?
In quanto straniero…
E se invece queste identiche restrizioni valessero solo per le donne non giapponesi o per le donne in generale mi darebbe fastidio?
No… probabilmente non lo troverei nemmeno strano. Credo anzi che un aspetto simile della legislazione giapponese sarebbe quasi sconosciuto, non se ne parlerebbe.
E perché?
Perché è normale che una donna non passi il proprio cognome al figlio.
E questa non è una discriminazione?
Sì.
E allora se parto da una posizione discriminante posso lamentarmi di essere discriminato?
No.
Conclusione: cercherò di fare in modo che un giorno mio figlio abbia il mio cognome, ma se la cosa dovesse essere difficile, si prenderà quello della madre. Amen.
Comunque discorsi seri a parte, nuovo post su Minube! Sabato scorso sono andato a vedere il wrestling professionistico, così ne ho approfittato per farne un post e scattare delle foto. :D
E’ l’Uomo Tigre che lotta contro il male.
EDIT:
BREAKING NEWS a uso di chi so che si preoccuperà
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Sì c’è stato un terremoto bello forte, ma non qui. Qui il palazzo ha solo oscillato un po’, ma ci sono circa 800 chilometri dalla prefettura di Miyagi, la più colpita. Quindi tutto ok.
4 risposte a “Cantami O Diva del Tetide Achille”
Ho pensato immediatamente a te appena ho sentito la notizia alla radio questa mattina.
Mi fa piacere sentire che va tutto bene.
Ciao
Ettore (quello vicino casa tua a falconara)
Bene, felice tu stia bene, ma la lecca e’ stata fortina se a 800Km ballate……adesso puoi scatenarti col dilemma del cognome….io l’ho risolto essendo nata in Italia, ha tutto doppio..poi al momento di decidere mi sa che…NON decidera’ e si terra’ tutto doppio.
Amen.
A.
Sì, quando ho notato che continuava a tremare, anche se poco, ho pensato “Mi sa che da qualche parte sta facendo un disastro”.
..anch’io penso spesso alla questione del cognome e sono convinta che sarebbe giusto che i figli prendessero quello della madre. Questo, oltre a garantire la verità dei fatti, permetterebbe a fratelli con padri diversi di sentirsi comunque ancora più uniti.