Lunedì, a cena, sono andato al kaitenzushi vicino al Max Value, da solo. Il locale era stranamente pieno e sono capitato al bancone a fianco a un anziano signore e sua moglie (a vederli circa 60 anni).
L’uomo ha cominciato ad attaccare bottone, io ero stanco dopo una giornata di lavoro e avevo solo voglia di mangiare sushi in santa pace, però ho pensato che da incontri del genere a volte scaturiscono cose interessanti e mi ci sono messo a parlare.
Pare siano una coppia i cui figli ormai vivono lontani (uno addirittura nel New Jersey), lui poliziotto (prossimo alla pensione) e lei casalinga. Il signore in particolare mi ha preso in simpatia, soprattutto dopo avergli detto che sono qui da un paio d’anni, conduco giocoforza una vita un po’ solitaria (zero stranieri, cittadina mezza morta, un orsetto di nome Wilson), non ho una famiglia (almeno non qui).
Allora ha insistito per offrirmi la cena (“In cambio una sera vieni a
sistemarmi il computer, che non riesco a vederci i dvd”), ci siamo scambiati i numeri di telefono e mi ha detto di chiamarlo per qualunque cosa, tipo se ho un incidente o cose del genere. Questo weekend pare vada a Nagano (sono appassionati di hiking), ma prossimamente vuole portarmi in qualche posticino nascosto nelle pieghe di Takasago a bere qualcosa.
Vedremo se la cosa avrà sviluppi curiosi. Ecco un video beneagurante.